Cipolla Bionda

Bionda, dolce, piatta

I comuni di Cureggio e Fontaneto sorgono nella piana compresa tra i fiumi Agogna e Sizzone, nella provincia di Novara. La presenza di numerosi fontanili e un terreno morenico e sabbioso rende questo territorio fertile e ricco di hummus specialmente adatto alla coltivazione della cipolla.

La tradizione racconta che nel secolo scorso i produttori della zona andassero quotidianamente alla stazione ferroviaria di Cureggio a spedire le loro cassette di cipolle, rigorosamente marchiate con il nome della stazione di provenienza, destinate ai mercati di Milano e Torino.

Col passare del tempo e a causa di un significativo spostamento dalle produzioni del territorio da agricole a industriali durante gli anni del boom economico, la Cipolla stava andando via via scomparendo.

Grazie alla tesi di una studentessa americana, alla dedizione di alcuni giovani agricoltori e all’impegno e al coordinamento della associazione Pro Loco di Fontaneto d’Agogna, si è pian piano ricominciato a coltivarla facendola diventare il primo Presidio Slow Food della provincia di Novara nel mese di Giugno del 2013.

Oggi la Cipolla Bionda di Cureggio e Fontaneto viene coltivata rigorosamente nel territorio dei due comuni da una ventina di piccoli produttori, riuniti nell’associazione “La Bionda di Cureggio e Fontaneto”, secondo un disciplinare concordato con l’Ufficio Presìdi Italiani di Slow Food.

Approfondisci sul sito della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus

Caratteristiche

La cipolla è di colore biondo dorato, ha una dimensione medio-grande e una forma rotonda leggermente appiattita. Sua caratteristica fondamentale è l’estrema dolcezza e la poca acidità che, unite a una ricchezza di umori, la rendono delicata e particolare.

La cipolla ha un ciclo colturale molto lungo. La semina avviene in vivaio da dicembre a febbraio durante la luna calante, il trapianto ad aprile/maggio e la raccolta manuale a Luglio/Agosto, e una volta raccolta e asciugata al sole, si può conservare per alcuni mesi.

Foto di Marco Tosi

Il suo gusto dolce e armonico si esalta nei piatti tipici della cucina locale di tradizione contadina sopratutto cucinata con la carne nella rustìdä, nella frütùra e nel tapulòn.

La storia del presidio in un video

Francesco Lillo ripercorre in questo cortometraggio l’idea che ha dato origine al “progetto cipolla”, i primi passi, il suo percorso di crescita, la coesione, la passione e la determinazione del gruppo che ha riconsegnato al territorio la propria cipolla.

La Bionda in cucina. Piatti tradizionali e prodotti trasformati

Nella tradizione dei suoi due paesi natali, la Cipolla Bionda di Cureggio e Fontaneto veniva utilizzata per addolcire e impreziosire nella preparazione di piatti a base di tagli poveri di maiale come la frütùra o rustìdä che dir si voglia.

Grazie alla sua dolcezza e delicatezza, la Cipolla Bionda di Cureggio e Fontaneto si presta alla lavorazione e alla produzione di trasformati. Componente principe nei ripieni di agnolotti, o in accompagnamento per insaporire e caratterizzare morbidi risotti, la Bionda sorprende anche nella versione dolce: leggere note nel cioccolato fondente o più decise nelle composte, perfette in abbinamento ai formaggi più saporiti.

Dove trovarla

La Cipolla Bionda di Cureggio e Fontaneto e i suoi lavorati possono essere acquistati, oltre che tramite i produttori e i rivenditori ufficiali (elenco consultabile online) anche in occasione di manifestazioni quali:

  • Fiera della Cipolla Bionda di Cureggio e Fontaneto – Fontaneto d’Agogna (NO) – 3° weekend di settembre
  • Terra Madre Salone del Gusto – Torino

Contatti

www.cipollabiondadicureggioefontaneto.it

Responsabile Slow Food del Presidio

Luca Platini – Tel. +39 347 5550447 | slowfood.collinenovaresi@gmail.com

Referente dei produttori del Presidio

Carlo Masseroni – Tel. +39 338 8501263 | carlo.masseroni@alice.it

Responsabile commerciale e marketing

Eraldo Teruggi – Tel. +39 335 7291284 | eraldo.teruggi@gmail.com