Cosa centra un almanacco di paese che raccoglie ricordi, storie, foto d’epoca, proverbi e vecchie poesie in dialetto, con il cibo e coi produttori locali? Molto, moltissimo. A partire dalle tradizioni, dalle pratiche agricole, vitivinicole e di produzione di salumi, formaggi e altre tipicità gastronomiche patrimonio del territorio dove un tempo nacquero, prosperarono e si conservarono fino a diventarne ambasciatori culturali, a tavola e non.
Un esempio concreto in tal senso è l’Almanacco d’ Funtanéi, di cui l’edizione 2019 rappresenta l’undicesima uscita, distribuito in moltissime famiglie del paese, ma capace di arrivare anche lontano, spesso all’estero per farsi leggere e apprezzare dalle comunità fontanetesi che vivono all’estero in più continenti.



Una pubblicazione capace di unire più generazioni: l’Almanacco racconta le avventure e le imprese dei nonni, affinché i figli ne acquistino una copia, il cui ricavato va interamente in beneficenza, e in gran parte viene destinato ai più piccoli, ai nipoti, attraverso progetti legati alle scuole o al gruppo estivo del centro comunitario. È un circolo virtuoso che fa sì che una generazione sostenga l’altra, negli anni.
La nostra Condotta Slow Food sostiene l’Almanacco e il suo farsi portavoce delle tradizioni della comunità fontanetese. Lo sostiene, ma contribuisce anche alla sua realizzazione, proponendo rubriche sul cibo, buono, pulito, giusto e sano, rimarcando per esempio le buone pratiche da seguire mentre si fa la spesa, su come si conservano gli alimenti in frigorifero, sulle scelte da farsi a tavola. Una voce piccola ma decisa, che vuole affermare con forza la propria identità di comunità splendida nella sua unicità.