Il nostro saluto collettivo a Gianluca Zanetta

Ci sono persone che ti cambiano, che ti migliorano nel tempo giorno dopo giorno. Non sono molte, eppure fortunatamente esistono. Sono donne e uomini che hai la fortuna di frequentare, star loro accanto, apprendere dalla loro generosità, dalla loro competenza. Gianluca Zanetta era indiscutibilmente una di queste, uomo dal carisma pazzesco che amava in maniera viscerale la terra che l’aveva visto nascere, tanto da sceglierla in maniera totalizzante facendone il proprio mestiere, la propria vita. Lasciato il ruolo di dirigente d’azienda, cominciò con la moglie a ristrutturare la cascina di famiglia fino a farla diventare un agriturismo modello, uno dei migliori di tutta Italia. Cuoco straordinario, selezionava e conosceva personalmente i produttori coi loro prodotti, per poi ospitarli, proporli e raccontarli nelle serate gioiello che hanno animato la sua “Capuccina” a Cureggio. Testimonial principe dell’Alto Piemonte e delle Colline Novaresi, dei frutti della terra e dei paesaggi di questo fazzoletto di mondo sul quale ha contribuito come pochi altri ad accendere le luci della ribalta negli ultimi vent’anni.

Chi era Gianluca? Innanzitutto uno straordinario uomo squadra che usava sempre il “noi”, il fuoriclasse che vorresti sempre avere al tuo fianco perché capace di rendere facili anche le cose che appaiono impossibili. Come cucinare riso a 3.000 metri in occasione della prima edizione di Sapori d’Alta Quota 14 anni fa, insieme agli amici della Condotta Slow Food della Valsesia, senza mancare poi in seguito una sola edizione, oppure essere tra gli ideatori del SAPEG di Borgomanero nel 2009. Con la Condotta valsesiana è stato poi protagonista all’Alpaa di Varallo Sesia e ai giorni della toma e della birra a Quarona. Amava la compagnia e amava cucinare, riuscendo a catturare il mondo con il suo sorriso e il suo saperci fare, un vero leader capace di trainare anche altri colleghi che non amavano uscire dalla propria cucina verso la partecipazione a manifestazioni che promuovevano i tesori del territorio. Fra queste c’era indubbiamente FontanetoArteSapori, rassegna organizzata dalla Pro Loco Fontaneto a cui Gianluca partecipava dal 2005 e che adorava, perché consentiva ai cuochi di uscire dai propri locali per stare fra la gente, in piazza sotto un palatenda che in realtà era un grande ristorante collettivo, per degustare in compagnia piatti di qualità che valorizzavano i prodotti locali.

E fra questi uno in particolare era sempre nei suoi pensieri, tanto da proporre agli amici della Pro Loco Fontaneto, davanti a un bicchiere di nebbiolo: “Sulle nostre colline c’è un ortaggio strepitoso ora quasi estinto, che dalla fine dell’ottocento fino agli anni ’50 e ’60 è stato portato sui banchi dei mercati di Milano e Torino, si tratta della cipolla bionda; dobbiamo riscoprirla, portarla all’attenzione di Slow Food e farla diventare un presidio, è una cipolla di assoluta eccellenza, occorre valorizzarla! Il vostro gruppo, così attento a questi valori può aiutarmi a realizzare questo sogno”. E il sogno divenne realtà sabato 15 giugno 2013, proprio durante una serata di FontanetoArteSapori, quando venne ufficializzato il primo presidio piemontese di una cipolla, la Cipolla Bionda di Cureggio e Fontaneto. Si creò un gruppo di produttori coeso e determinato, impegnato nel restituire alla zona la sua cipolla, oggi orgogliosamente e stagionalmente in carta in molti ristoranti del novarese e non solo, nonché acquistabile da molte famiglie in occasione della Fiera della Cipolla che si svolge ogni anno nel terzo weekend del mese di settembre in centro a Fontaneto.

Gianluca, vero trascinatore e grande amico, fondamentale promotore dell’unione dei produttori sul territorio. Fu lui a tenere a battesimo la nascita della Condotta Slow Food delle Colline Novaresi, nel 2017, partecipando e cucinando alla serata d’esordio “a tavola coi produttori” divenuta poi nel tempo un appuntamento periodico di successo. Cucinò inoltre lo scorso anno nella sua Cureggio quel risotto che adorava, in occasione della serata conclusiva del Master of Food sui formaggi al quale parteciparono ventinove corsisti.

Adorava Slow, perché quei valori li portava nel cuore, tanto da raccontarli ed esprimerli nella maniera più naturale che si possa pensare. Tanto da partecipare a numerose edizioni di Terra Madre Salone del Gusto a Torino, tanto da essere protagonista al circolo dei lettori di Novara in occasione della presentazione dell’edizione 2018 della più importante rassegna della chiocciola.

Ha coronato un altro suo grande sogno qualche mese fa, entrando nella grande famiglia dell’Alleanza dei Cuochi, traguardo di cui andava fierissimo, partecipando anche al raduno del 18 novembre scorso a Bologna.

Per tutti questi motivi, e per mille di più, non possiamo che dirti grazie Gianluca. Fare un bel pezzo di strada insieme a te è stato un privilegio. Sei stato un amico sincero, ci hai insegnato il valore che ha il cemento dell’intelligenza affettiva, sei stato il perno della nostra grande comunità. Sei e sarai sempre con noi nel prosieguo del nostro percorso insieme.

Condotta Slow Food Colline Novaresi

Condotta Slow Food Valsesia

Presidio Cipolla Bionda di Cureggio e Fontaneto

Pro Loco Fontaneto